Gli effetti della pandemia sui più piccoli

Roy continua oggi il suo racconto sul Perù, soffermandosi questa volta sugli effetti che la pandemia da Covid 19 ha avuto sui più piccoli


La pandemia ha colpito tutti indistintamente. Spesso tendiamo a ignorare quanto sia stata gravosa anche dal punto di vista emotivo e, senza dubbio, tra i più colpiti sono stati i bambini. La reclusione e la mancanza di contatto fisico con altre persone stanno influenzando il loro umore.

La maggior parte dei bambini ha proseguito con lo studio grazie alle lezioni da remoto per evitare il contagio del COVID-19, ma ora che queste sono sospese fino alla fine delle vacanze, la nuova normalità li ha costretti a cambiare il modo di praticare sport e altre attività. Abbiamo raccolto alcune testimonianze narrate e scritte dai bambini stessi su come la pandemia stia influenzando il loro stato d’animo e il loro nuovo modo di percepire la vita.

Prima della pandemia andavano sempre a giocare con gli amici della loro età, trascorrevano tutto il giorno con i compagni di classe. Era molto più facile per loro espandere la loro cerchia di amici quando le piazze erano ancora accessibili. Pattinare, correre, saltare negli spazi pubblici e fare sport con gli amici del quartiere sono tra i passatempi che più mancano ai piccoli della regione di Puno.

Ora che vivono in uno stato di pandemia tendono a passare la quasi totalità del loro tempo davanti allo schermo di un computer, comprese anche le ore passate a seguire le lezioni online. Non si ritrovano più a giocare con i loro coetanei e i compagni di gioco disponibili sono spesso i fratelli o le sorelle minori. Stando tanto tra le mura di casa, bambini e bambine si sono cimentati nelle faccende domestiche quotidiane, uscendo quasi esclusivamente per fare le commissioni. L’unica loro cerchia sociale resta la famiglia.

La mancanza di attività fisica li ha influenzati psicologicamente e riflettono il loro desiderio che tutto torni come prima nei loro disegni. Per quanto le famiglie siano necessarie per la loro formazione personale e emotiva, l’importanza di relazionarsi con i loro coetanei è imprescindibile per un sano e sereno sviluppo emotivo/psicologico.

Questa problematica riguarda la totalità della popolazione minorile globale e per questo ci auguriamo che presto si ristabilisca una realtà con meno distanze interpersonali.

Roy