L’esperienza di Daniel in Perù

Daniel Martini sta viaggiando per il Sud America. Ad Aprile si è fermato per tre settimane a Caracoto e Juliaca. Ci ha raccontato la sua esperienza.

“Mi chiamo Daniel e sono un ragazzo italiano che da settembre 2017 sta girando per il Sud America contattando e conoscendo diverse realtà nel continente. Ad aprile sono arrivato a Caracoto, nel jardín “Giordano Liva”. Mi sono fermato in tutto 3 settimane, appoggiando il progetto del jardín di Caracoto e quello del colegio a Juliaca.

Nel jardín principalmente giocavo con i bambini e le bambine, stavo con loro durante le ore in classe e li aiutavo a mangiare durante il pranzo; se c’era bisogno davo una mano anche in cucina a cucinare, sistemare piatti, stoviglie e la sala dopo il pranzo. Nel colegio affiancavo un professore di musica, 3 giorni a settimana, durante le sue ore di lezione  con diverse classi.

Ho avuto anche la fortuna di poter parlare con Luis Humberto Bejar, prete molto vicino alle idee della teologia della liberazione, nel ruolo di coordinatore del progetto educativo.

Il progetto, specialmente nel colegio di Juliaca, è molto interessante. Il metodo di educazione utilizzato è quello costruttuvista, che prevede un apprendimento basato sulle conoscenze personali e pregresse degli studenti, stimolando il pensiero, la collaborazione, la ricerca personale e collettiva, per ogni studente, gruppo o classe.

Per questo nella scuola sono “banditi” libri e fotocopie, ma tutto è spiegato dai professori e gli studenti costruiscono i propri quaderni delle diverse materie.

Altra cosa molto interessante è che hanno materie, inserite nell’orario settimanale, come gli scacchi, riflessione su attitudini personali e sociali e un’ora di lettura individuale al giorno. Non esistono campanelle ma i/le bambini/e e ragazzi/e devono sapere quando entrare in classe, un largo spazio è dato anche ai momenti ricreativi e di gioco.

Tutto questo è alla base di un progetto di vita per l’intera società, l’idea di fondo è che se vogliamo riscattare le persone, soprattutto delle fasce più povere della popolazione, dobbiamo partire dal basso, dall’istruzione, dall’educazione dei bambini/e, dei ragazzi/e e delle relative famiglie. Sviluppare un pensiero critico, divergente ma collaborativo, per riuscire a cambiare i dogmi della società e del sistema vigente.

Parallelamente al progetto educativo, i due istituti propongono anche un progetto di educazione ad un’alimentazione sana, con i comedor, dove circa 40 bambini/e nel jardín di Caracoto e oltre 300 tra bambini/e e ragazzi/e nel colegio di Juliaca, possono accedere ad un pasto sano e variegato per tutta la settimana, oltre alla merenda (di solito frutta) di metà mattinata.

Insieme all’aspetto educativo e di visione globale per una società più giusta, questa esperienza mi ha dato la possibilità di conoscere meglio anche la cultura locale Quechua, attraverso gli ottimi rapporti che si sono creati con i/le bambini/e, i/le ragazzi/e e le persone che lavorano all’interno degli istituti (cuoche, maestre, professori, ecc).

A conclusione ringrazio l’associazione “Giordano Liva” insieme a tutte le persone che ci lavorano e che ne fanno parte, per avermi dato l’opportunità di vivere questa meravigliosa esperienza!”

Daniel Martini

 

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