La giusta disobbedienza

Oggi vogliamo segnalarvi un bel libro di Mattia FerrariSalvato dai migranti. Racconto di uno stile di vita (EDB, Bologna, 2024).

L’autore sottolinea la vicinanza, in termini morali, tra i volontari delle ONG che salvano i migranti nel Mediterraneo e personaggi come Antigone o Gesù: ciò che li lega è la disobbedienza a leggi ingiuste e l’obbedienza ai dettami della propria coscienza.

Antigone seppellisce il fratello nonostante il divieto dello zio Creonte, tiranno di Tebe; Gesù guarisce i malati anche di sabato sebbene la legge ebraica lo vieti; le ONG salvano vite umane nonostante i vari decreti di Salvini prima e Piantedosi dopo.

Ferrari sottolinea come la legalità, intesa come rispetto delle leggi dello stato, possa soffocare l’umanità. La legalità deve essere un nostro principio ispiratore se le leggi da rispettare sono giuste e coerenti con il rispetto dei diritti naturali, altrimenti la legalità entra in contrasto con la moralità.

Chi è Mattia Ferrari? È un prete emiliano che da diversi anni svolge la funzione di “cappellano” della nave Mare Jonio della ONG Mediterranea. Attualmente è sotto tutela per le minacce subite dai trafficanti libici.

Anche lui, come Luca Casarini, capo missione di Mediterranea, è stato un obiettivo di un attacco spionistico «da parte di entità governative non meglio identificate» (questa è l’espressione utilizzata da Meta per descrivere l’origine dell’attacco), effettuato con il programma Graphite, progettato dall’agenzia israeliana Paragon Solution.

Nel libro racconta le sue esperienze sulla nave e, nel contempo, fa un’analisi dei fattori che ci hanno portato all’attuale disumanizzazione: in primis il sistema capitalista il cui valore principale (e forse unico) è il profitto, ma anche un individualismo esasperato che ci porta a disinteressarci dei bisogni degli altri, se non a calpestarli. Un individualismo che colpisce i singoli ma anche le collettività, diventando falso patriottismo e nazionalismo sfrenato.

Ad esempio, la Presidente del Consiglio e il Ministro degli Interni italiani continuamente si vantano che, da quando sono loro al governo, gli sbarchi di migranti sulle coste italiane sono fortemente calati. E in molti plaudono al loro operato.

Ma facciamo un po’ di chiarezza: in realtà non sono diminuite le partenze, piuttosto, a causa degli accordi con la Libia e la Tunisia, è stato impedito ai migranti di compiere il loro viaggio. La sola Tunisia, con le motovedette fornite dall’Europa, ha impedito a 50.000 persone di attraversare il Mediterraneo, riportandole sul territorio tunisino dove, come abbiamo spesso detto, sono sottoposte a torture, sevizie e deportazioni nel deserto.

Don Ferrari ci invita comunque a non rinunciare a sperare in un mondo migliore in cui il valore della fraternità, del soccorso e dell’accoglienza trionfi sulla logica del profitto, sull’individualismo e sull’indifferenza.