Scopriamo il Perù: Puno, capitale del folklore

Il Perù, paese nel quale portiamo avanti progetti dal 2002, ha una storia ricca di tradizioni. Oggi Stefano vi parlerà di Puno, considerata la capitale peruviana del folclore.

Puno – il cui nome ufficiale è San Carlos de Puno – è una città Peruviana di circa 140.000 abitanti, capitale diprovincia e di regione, che è sita nel sud del Perù (a un’altitudine di oltre 3.800 mt. s.l.m!) e si affaccia su una delle sponde del grande lago Titicaca (il più grande lago del Perù, diciottesimo al mondo per estensione).

La città è popolata prevalentemente da persone di etnia Aymara e Quechua e al suo interno la commistione di elementi moderni con la cultura tradizionale, a livello strutturale ma anche nel tipo di abbigliamenti e nelle attività locali, è un aspetto che risulta subito evidente agli occhi dei visitatori.

Da molti la suddetta città è considerata la capitale peruviana del folclore, in quanto luogo connotato da variegate e sentite tradizioni secolari, ereditate dagli Incas e dai coloni.
Nello specifico vengono svolte numerose celebrazioni ogni anno, che consistono in danze locali – che sono di oltre 300 tipi, canzoni popolari ed esibizioni con costumi e maschere tradizionali; le maschere e i costumi, talvolta molto elaborati, sono realizzati con pietre ornamentali e con una grande varietà di colori, e possono anche rappresentare animali e demoni. Questi eventi di musica e danza in costume avvengono solitamente in occorrenza di feste cattoliche e di celebrazioni inca legate al calendario agricolo.

La Virgen de la Candelaria è la festa patronale di Puno, nonché la più grande festa cittadina, ed è considerata una fra le più importanti feste del Perù. Si svolge le prime due settimane di febbraio e coinvolge più di 200 gruppi di musicisti e decine di migliaia di ballerini. Alla grande festa partecipano ogni anno tutti gli abitanti della città di Puno e gli abitanti delle città e dei paesi vicini.

Altro evento importante è il Carnevale, che viene festeggiato ogni anno approssimativamente tra febbraio e marzo. Una caratteristica comune del Carnevale in molte località andine (e quindi anche a Puno) è il rituale della Yunza (conosciuta come Umisha nella selva e come Cortamonte nella zona costiera), gioco che
funziona in questo modo: viene piantato artificialmente un albero pieno di doni; vengono poi eseguite delle danze attorno all’albero mentre altri partecipanti provano ad abbatterlo con l’uso di un machete o di un’ascia; non appena l’albero viene abbattuto il ballo si ferma; la coppia che riesce ad abbattere l’albero si
dovrà occupare dell’organizzazione della Yunza dell’anno successivo. È usanza comune del carnevale peruviano buttarsi l’acqua addosso a vicenda, nel caso è quindi consigliabile ai visitatori di premunirsi adeguatamente!

Puno, assieme a Cajamarca, è la città peruviana che più si distingue per il baccano e per l’organizzazione della propria festa di carnevale. Le produzioni artistiche e artigianali del luogo consistono nell’arte funeraria, nella lavorazione della ceramica, nelle maschere già citate e nella realizzazione di tessuti, quest’ultima attività caratteristica è fra le più antiche del posto e deriva dalla tradizione preispanica.“. 

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